Si è da poco conclusa la prima di tre annualità di MUDAR, progetto co-finanziato dall’Unione Europea e il cui obiettivo è di promuovere lo sviluppo urbano di Beira, città nel centro del Mozambico, attraverso il rafforzamento delle capacità tecniche e gestionali del Municipio. Il fine ultimo di MUDAR è quello di migliorare le condizioni di vita della popolazione di Beira. Questa prima newsletter racconta le principali attività che si sono svolte in questi primi mesi di progetto, e ciò che avverrà prossimamente.
Beira è una città in rapida crescita con una popolazione di circa 700.000 abitanti che vive in gran parte in condizioni socio-economiche di vulnerabilità e che quotidianamente affronta le conseguenze legate ai cambiamenti climatici, come le inondazioni stagionali e i cicloni. Una città spesso caratterizzata da un’urbanizzazione non pianificata con infrastrutture precarie come la rete fognaria, di drenaggio delle acque, e della viabilità secondaria e terziaria. Vi sono inoltre carenze nell’erogazione di alcuni servizi quali la gestione dei rifiuti e l’accesso all’acqua potabile.
E’ anche una città in veloce trasformazione, dove i grandi donatori multilaterali e bilaterali, come ad esempio l’Unione Europea, la Banca Mondiale e la cooperazione olandese, stanno investendo ingenti somme nelle aree strategiche e prioritarie per il municipio e le autorità mozambicane. Si parla di drenaggio delle acque, rete fognaria, protezione costiera, gestione dei rifiuti e pianificazione urbana.
MUDAR si inserisce in questo contesto. Il progetto, che ha come capofila la Provincia Autonoma di Trento, prevede di erogare una formazione su più moduli nell’ambito dello sviluppo e pianificazione urbana, al personale amministrativo e tecnico del Municipio di Beira, partner del progetto a tutti gli effetti. L’obiettivo, è quello di preparare il municipio al meglio per affrontare le numerose sfide che ha dinanzi a sé, ma di questo aspetto ne parleremo nel prossimo articolo.
Il progetto prevede inoltre la realizzazione di un progetto pilota nel quartiere costiero di Macuti. Ciò rappresenta un’opportunità concreta per il municipio di mettere in pratica quanto appreso durante la formazione e di realizzare un’esperienza di progettazione partecipata con la popolazione e altri attori chiave che integri le questioni tecniche e sociali, i servizi pubblici e il buon governo.
MUDAR si pone anche come obiettivo di accompagnare il municipio in un processo di “transizione digitale” grazie all’utilizzo di tecnologie informatiche e lo sviluppo dell’iniziativa privata con il fine di promuovere servizi innovativi per una gestione urbana sostenibile e favorire la sviluppo di imprese micro, piccole e medie. Questo e quest’altro articolo approfondiscono questi aspetti, ed in particolare il lavoro di coinvolgimento della popolazione e di vari attori sociali ed economici di Beira e, nello specifico, di Macuti.
Una componente chiave per il rafforzamento delle capacità degli amministratori locali è la creazione e lo sviluppo di una comunità di pratica, intesa come un insieme di persone, organizzazioni e enti che condividono un tema e un obiettivo e che si ritrovano per migliorare ed apprendere reciprocamente. Come parte di questo processo si è svolta, nel corso del mese di aprile, una visita studio a Maputo di una delegazione dall’Italia e da Beira, per entrare in rete con iniziative simili nel territorio mozambicano. Nel corso del progetto verranno svolti altri scambi tra enti locali e organizzazioni, come approfondito qui.
Le attività di MUDAR verranno gestite, oltre che dalla PAT e dal Municipio di Beira, in collaborazione con l’Università degli Studi di Trento, Universidade Zambeze, l’Instituto de Formação em Administração Pública e Autárquica di Beira (IFAPA), il Centro per la Cooperazione Internazionale di Trento e il Consorzio Associazioni con il Mozambico, ONG italiana che seguirà l’operatività del progetto da Beira.