Quali sono gli ingredienti di un modello di sviluppo urbano integrato vincente? L’azione formativa del progetto MUDAR, è stata concepita per manifestarli durante i 3 anni della sua implementazione attraverso sei cicli di formazione.
L’ipotesi formativa condivisa tra due territori lontani più di dodicimila chilometri, Trento e Beira, è che più forti sono le competenze amministrative locali di applicare metodologie e principi di governance urbana, migliori e più efficienti saranno i servizi per i cittadini, specialmente per tutti quelli che abitano i quartieri più fragili ed informali, come Macuti a Beira.
I governi locali sono attori insostituibili dello sviluppo sostenibile che implica tra le tante cose, quella di saper rispondere ai cambiamenti climatici e ridurne i rischi; hanno la prossimità necessaria per fornire servizi pubblici e sociali che rispondano alle esigenze delle loro comunità.
Il primo ciclo di formazione è partito proprio da qui, in modalità e-learning, erogato dal Centro per la Cooperazione Internazionale e destinato ai formatori dell’Istituto di Formazione in Amministrazione Pubblica di Beira.
Il Ciclo, completato dai formatori nel mese di marzo 2023, ha riguardato i temi dello Sviluppo Locale Sostenibile ed Inclusivo che sono stati trasmessi per mezzo di videolezioni registrate e svariato materiale di approfondimento.
I suoi tre moduli (i- sviluppo sostenibile, ii-pianficazione strategica urbana e iii- partecipazione inclusiva) installano le fondamenta teoriche del contenuto di tutto il percorso formativo che si basa sull’approccio territoriale allo sviluppo locale (TALD). Tale approccio, è di fatto una politica, la cui caratteristica principale è il riconoscimento del valore speciale dei vantaggi comparativi specifici delle autorità locali come attori chiave per la realizzazione dello sviluppo territoriale.
Il pensiero economico, ancora fatica a riconoscere i fattori non economici anche se il concetto di sviluppo locale, in quanto processo di sviluppo produttivo, occupazionale, sociale e culturale basato sulle vocazioni del territorio non appieno valorizzate, è globalmente noto.
Tuttavia, è globale anche la sfida di uscire davvero dal paradigma sviluppista incentrato sui processi di crescita economica ed appropriarsi di un concetto di sviluppo locale più ampio, che fomenti un maggior partecipazione dal basso ai processi decisionali; che pensi a prevenire i conflitti sociali; che miri ad una più equa distribuzione dei frutti dello sviluppo; che guardi alla qualità della vita e alla salvaguardia dell’ambiente e dei beni comuni.
A cavallo tra marzo e aprile 2023, questi e altri aspetti, sono stati elaborati ed adattati alla realtà locale di Beira, da 6 formatori di IFAPA che hanno successivamente strutturato una formazione di 3 giornate a beneficio di Assessori, Dirigenti e Tecnici del Comune di Beira, culminata con la visita al quartiere di Macuti; un’opportunità per usare una lente diversa che metta la comunità al centro, che la veda protagonista del proprio sviluppo, non solo il destinatario passivo dei suoi effetti positivi e negativi.
Seppur agli inizi, questa nuova esperienza di cooperazione, formazione e relazione, è stata accolta con grande entusiasmo, interesse e soddisfazione da tutte le parti coinvolte, creando una forte aspettativa per i prossimi cicli formativi già in fase di lavorazione.

