Il progetto

Perchè nasce il progetto?

Il progetto si svolge a Beira, il capoluogo della provincia di Sofala, una delle più grandi città del Mozambico. 

La città è divisa in aree pianificate (che ospitano il 45,45% della popolazione urbana), che hanno edifici, reti stradali e servizi migliori (ad esempio fognature, acqua ed elettricità), e aree non pianificate (50,46% della popolazione), con edifici e infrastrutture precarie. Queste ultime sono più vulnerabili alle inondazioni e all’impatto degli eventi avversi causati dai cambiamenti climatici. Inoltre, le condizioni sociali ed economiche in queste aree sono più precarie. 

A causa delle distruzioni causate dal ciclone Idai nel 2019 e – in misura minore – da Eloise nel gennaio 2021, a cui si sono aggiunti gli effetti di Covid-19, l’accesso della popolazione di Beira a infrastrutture socio-economiche adeguate è peggiorato, soprattutto nei quartieri già vulnerabili.

In particolare, il quartiere di Macuti, un insediamento situato in un terreno sabbioso e argilloso che si estende verso sud lungo la costa, con una popolazione di circa 25.000 abitanti, è uno dei più impegnativi e rappresentativi del problematico sviluppo urbano di Beira

Si riscontrano problemi anche dal punto di vista organizzativo. Il Comune deve ancora affrontare diverse lacune. In particolare, nel difficile contesto di Beira, dove anche le risorse finanziarie e tecniche sono limitate. MUDAR contribuisce a promuovere la transizione del Comune, fornendo non solo strumenti, ma anche competenze e capacità per amministrare meglio il Comune e fornire servizi pubblici di alta qualità.

È per questi motivi che la Provincia Autonoma di Trento (PAT), in collaborazione con Conselho Municipal da Beira (CMB), Università degli Studi di Trento, Universidade Zambeze e l’Instituto de Formação em Administração Pública e Autárquica (IFAPA), si prefigge di promuovere lo sviluppo urbano integrato e migliori condizioni di vita a Beira.